Giudicare il corpo di qualcuno, dalla taglia alle differenti caratteristiche fisiche e presunti difetti, causando vergogna nella vittima.
Aggressioni che hanno inizio nella vita reale e poi continuano con le foto o i filmati online.
Persecuzione tramite mezzi informatici con invio di messaggi contenenti minacce o forme intimidatorie
Sparlare di qualcuno online anche con invio di foto compromettenti per danneggiare la reputazione della vittima.
Mancare di rispetto, viene utilizzato nella musica rap e indica un brano che ha l'obiettivo di prendere in giro, insultare o criticare qualcun altro.
Pubblicazione in Rete di dati personali di qualcuno senza il consenso (quindi indirizzo, numero di telefono, ecc.).
Escludere deliberatamente una persona da un gruppo online.
Messaggi violenti e volgari mirati a suscitare una lite online.
Molestia con invio ripetuto di messaggi offensivi, scortesi ed insultanti.
Comportamenti (soprattutto verbali) online che incitano alla violenza, all’odio e a un atteggiamento di discriminazione nei confronti della vittima.
Forma di “ritiro sociale” che avviene quando una persona utilizza solo internet per entrare in contatto con il mondo sociale.
Sostituzione di persona: violare l'account di qualcuno e farsi passare per questa persona.
Condividere online segreti o informazioni imbarazzanti su un'altra persona.
Pubblicazione di immagini, video o altro materiale sessualmente esplicito senza il consenso del soggetto in essi raffigurato allo scopo di vendicarsi o minacciare.
Pratica di inviare foto di se stessi in atteggiamenti sessualmente espliciti e/o immagini inerenti al sesso.
Neologismo inglese nato dalla fusione di sharing (condivisione) e parenting (genitorialità) e fa riferimento alla condivisione in rete o attraverso le piattaforme social di contenuti riguardanti i propri figli da parte degli stessi genitori.
Persona che interviene nelle discussioni con commenti volutamente offensivi.